"L'unico modo per liberarsi da una
tentazione,
è cederle"
(O.Wilde)
Non sembra, perché non li
dimostra, ma la pubblicità ha ormai più di cent'anni, come il cinema. Nasce
negli Stati Uniti, e non poteva essere inventata che in quella società, in
un'epoca di progresso illimitato, nella fede certa che può avere solo una
giovane nazione che "inventa" l'era della modernità e vede nel lavoro e
nello sviluppo i mezzi per crescere.
La pubblicità,
già in quegli anni, crea uno stile di vita, una grande omologazione di massa
che, per l'America, si trasforma in una rincorsa della felicità e
all'espansione dei mercati oltreoceano.
La pubblicità in Europa è diversa
e subisce molto spesso una trasformazione "culturale". L'arte, soprattutto
nella cartellonistica, da Dudovich al compianto Armando Testa, cerca di
nobilitare questa comunicazione troppo commerciale.
Non solo la
letteratura ma anche psicoanalisi, cinema, pittura, teorie linguistiche e segni
cercano di dare il loro apporto affinché il pubblico veda nella
pubblicità un momento di modernità.
Il pubblico
vuole essere coinvolto in un "mondo a parte", nel quale i prodotti, i
servizi e le marche non abbiano solo un valore utilitaristico ma anche la
capacità di condurlo in una fiaba moderna dove valgono regole semantiche ed
emotive diverse dalla vita reale.
Nella
pubblicità infatti l'idea per ERGA OMNES nasce dalla capacità di comprendere ed
interpretare in modo nuovo la realtà, di farla vivere in un altro scenario e
farla volare liberamente.
La centralità
del cliente dietro un sorriso, un'emozione, un attimo.
Che si tratti
di pubblicità tabellare su riviste e quotidiani, di affissione, di spot
radiofonici o televisivi o di banner su Internet, ogni campagna viene da noi
affrontata mettendo a punto una creatività in grado di valorizzare al
massimo le caratteristiche del cliente e di ogni singolo media o del mix di
mezzi utilizzato.
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